Articolo postato il: 09/01/2020 Autore: Francesca Pivato
Da un post nel gruppo fb sostrafficomilano:
Giusto un reminder pre/post capodanno: Piazza #Buonarroti... fate vobis 🤔🤔🤔 E poi c'è chi a Milano misura le ciclabili in chilometri realizzati e si da la pacca sulla spalla da solo. Non sono un tecnico e, pur essendo Architetto, non ho l’ambizione di definirmi esperta di progettazione, gestione e manutenzione della mobilità. Tuttavia ho trascorso gli ultimi 5 anni concentrandomi sul tema della ciclabilità urbana per capire cosa funziona e cosa no basandomi su diverse esperienze nazionali e internazionali. Non bisogna essere progettisti per dire che una ciclabile è fatta coi piedi. E pure un cantiere come questo: realizzazione 6 mesi, abbandono totale altri 6 mesi. Mentre in altre zone si interviene con l'urbanismo tattico (totalmente disfunzionale, appannaggio per pochi). L'avete notato?!? Qui mi limito a evidenziare problemi, le soluzioni le lascio ai tecnici. Tanto il tipico ciclista milanese (e ora pure i "monopattisti") ha capito come gira il fumo e dunque non demorde, scegliendo di usare il marciapiedi, le strisce pedonali o il contromano, piuttosto che le ciclabili, senza curarsi di pedoni e auto che gli capiterà di incontrare: in fondo, è meglio tornare a casa con qualche maledizione ma salvare la pellaccia 👍👍👍
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